Oaktree detta legge! Il mercato rivela un aspetto inatteso
Oaktree, dal suo arrivo nel mondo nerazzurro, ha cominciato a ordinare i suoi dettami ad ampio raggio. Il fondo è riuscito ad ottenere il club nel momento in cui l’ex presidente interista, Steven Zhang, non è riuscito a ripagare il finanziamento ottenuto di 275 milioni di euro più interessi. Da quel momento, il fondo si è fatto sentire, con scelte forti come quella di mantenere la gestione sportiva precedente e la nomina di Marotta come presidente. Ma di Oaktree si è capita anche una cosa.
Oaktree decisiva anche nelle scelte di mercato: il fondo ha grande voce in capitolo per il braccetto di difesa
Oaktree ha mostrato di voler avere voce in capitolo per quanto riguarda il braccetto di difesa. Come si sa, la squadra nerazzurra, dopo l’infortunio in nazionale di Buchanan, ha bisogno di un elemento in quella zona di campo. E la dirigenza ha deciso di virare su un giocatore di un certo tipo. Il primo profilo nella lista è Hermoso, che per costi non convince molto la quercia statunitense. A seguire, Ricardo Rodriguez, che non convince per età, ma sarebbe perfetto per costi. Infine, ci sarebbe la possibilità di poter investire su un profilo giovane e futuribile, in modo da farlo crescere e farlo diventare uno dei pilastri del futuro per la formazione nerazzurra.
‘La quercia’ molto presente nelle decisioni: si è capito un aspetto dall’arrivo del fondo
Il fondo statunitense, dunque, ha subito fatto presente la sua incisività nelle decisioni. Per carità, la delega, specie per l’ambito sportivo e tecnico, è assolutamente la norma. Ma quando le due cose collimano anche con l’aspetto sportivo, allora ecco che entra in gioco. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, infatti, l’intenzione di Oaktree non è solo quella di vincere trofei, ma soprattutto di creare valore seguendo delle regole rigide. E questo aspetto sarà fondamentale, poi, in futuro, nel momento in cui il club passerà ulteriormente di mano. I conti vanno sistemati, senza perdere assolutamente la competitività. Ma per farlo, bisogna seguire un percorso prestabilito.