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Marotta: “Cabal? Nessuna beffa e Gudmundsson…”

Marotta Inter Oaktree

Marotta Inter Oaktree

Marotta – Oggi durante il convegno svoltosi ai Giardini Naxos per conto di Nations Award, il dirigente nerazzurro Beppe Marotta è stato interrogato su i temi riguardanti il calcio, lo sport e la sostenibilità in questo mondo. Ovviamente non sono mancate le domande sulla situazione del calciomercato interista, l’attuale presidente dell’Inter non si è fatto intimidire e ha risposto chiaramente alle curiosità dei giornalisti presenti.

Marotta: “Su Cabal abbiamo scelto noi di non prenderlo”

Primo argomento su cui si è espresso il dirigente è stato quello del chiacchieratissimo caso che ha portato Juan Cabal dall’essere un quasi-certo giocatore nerazzurro a firmare per i rivali della Juventus. Dopo l’accaduto si è pensato a un clamoroso sgarbo della vecchia signora nei confronti dei Campioni d’Italia, ma le informazioni venute fuori nei giorni a seguire hanno aperto a tutt’altra tesi. Tesi confermata oggi da Marotta che ha detto chiaramente che l’Inter ha deciso deliberatamente di non andare avanti con la trattativa. A quanto pare i nerazzurri non erano più convinti del profilo del difensore colombiano. Nessun sorpasso quindi ma piuttosto un uscita di scena completamente voluta da parte dell’Inter.

E su Gudmundsson? Non c’è nulla!

Il dirigente si è poi espresso sulla questione riguardante Albert Gudmundsson, mandando in frantumi i sogni di più di qualche tifoso interista. Le parole di Marotta in merito sono state chiare: “Onestamente non lo abbiamo mai trattato perché il settore offensivo dà garanzie, anche numeriche. Siamo fermi così e non abbiamo assolutamente nessun tipo di esigenza”. Nessuna trattativa quindi per portare l’islandese a Milano, secondo la dirigenza il reparto offensivo interista va benissimo così. Difficile dire se una possibile cessione di Arnautovic potrebbe cambiare le carte in tavola. Ci sarebbe da capire se l’Inter stia segretamente valutando altri profili per l’attacco nel caso in cui l’austriaco dovesse lasciare Milano.