Sacchi parla della lotta scudetto. L’ex tecnico rossonero è intervenuto a La Gazzetta dello Sport per analizzare il mercato della squadra di via Aldo Rossi e per parlare anche della lotta per la conquista del prossimo tricolore. L’ex ct della Nazionale italiana, ha messo il Milan tra le prime sicuramente, anche per il tipo di giocatori che sta cercando sul mercato, per poi fare un’ammissione sul club nerazzurro e il suo valore.
Sacchi analizza il mercato del Milan: ecco cosa si aspetta dai rossoneri
Sacchi ha parlato del mercato della sua ex squadra, analizzando quelli che sono gli obiettivi di mercato che si stanno trattando per capire meglio quale via vuole intraprendere la società.
Ecco le parole di Sacchi: “Il Milan sta cercando di chiudere per il centrocampista Fofana, dopo essersi assicurato Morata, e continua a inseguire Pavlovic. Operazioni condivisibili a patto che siano state concordate con l’allenatore. I rossoneri avevano certamente bisogno di alcuni elementi per completare i reparti, però vale sempre la regola secondo la quale, se pensi di vincere comprando soltanto dei giocatori, sei su una cattiva strada.
Sacchi, poi, ha aggiunto: “Le squadre non si fanno mettendo insieme le figurine, ma dando un’identità, uno stile, un gioco a tutto il gruppo. Questo è ciò che mi aspetto da Fonseca. L’Atalanta, quest’anno, ha conquistato l’Europa League senza spendere cifre stratosferiche: è la dimostrazione che il lavoro e le idee, alla lunga, pagano sempre”.
L’ex ct fa anche la sua previsione scudetto con un’ammissione sui nerazzurri
Sacchi, poi, ha fatto un’ammissione sull’Inter: “Ci si chiede, e i tifosi hanno ragione a porsi l’interrogativo, se il Milan sia già pronto per tentare la scalata verso lo scudetto. Sono sincero: credo che l’Inter sia un po’ più avanti, perché ha appena vinto il titolo e perché lavora con lo stesso allenatore e con lo stesso gruppo da tre anni.
Infine, l’ex Milan, ha concluso: “Però sono convinto che, se i rossoneri faranno le cose giuste, allora avranno la possibilità di bruciare le tappe e di compiere qualcosa di straordinario. Noi abbiamo fatto così: il mio Milan, che nel campionato precedente era arrivato quinto in classifica, conquistò il titolo al primo tentativo. E poi la Coppa dei Campioni, la Coppa Intercontinentale e via dicendo… I progetti devono sempre essere ambiziosi”.