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Bijol obiettivo: ma per l’Inter deve essere migliore in un aspetto

Bijol Inter

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Bijol rimane un obiettivo concreto per la prossima difesa nerazzurra. Il giocatore slovacco è stato individuato come elemento con cui rafforzare il reparto arretrato nerazzurro. Infatti, Acerbi e de Vrij sono in scadenza di contratto e, dunque, servono elementi per riempire nella maniera migliore possibile quella casella che rimarrà vuota. Ma per Bijol c’è ancora un aspetto che convince poco l’Inter e che il giocatore deve migliorare.

Bijol rimane un obiettivo: ma deve migliorare un aspetto

Bijol, quindi, rimane un profilo che interessa parecchio la squadra nerazzurra. Il giocatore è un pallino del ds Piero Ausilio che già in passato lo aveva cercato. La valutazione fatta dall’Udinese, poi, ha di fatto frenare ogni tipo di discorso. Ma questo non vuole dire che, la prossima estate, l’Inter non possa tornare nuovamente alla carica per lui. Ma in viale della Liberazione si sta ancora riflettendo sul da farsi, dal momento che il giocatore, ad avviso della dirigenza, deve ancora migliorare un aspetto. Secondo quanto riportato dal sito Inter-News.it, lo slovacco è molto bravo a giocare di reparto e difensivamente, ma deve ancora fare passi avanti nel gioco con i piedi. E’ vero che lo stile dell’Udinese poco si addice a questa caratteristica. Ma per Inzaghi questo diventa un aspetto di fondamentale importanza.

Acerbi-de Vrij, ne resta uno? L’Inter farà le sue dovute valutazioni

Acerbi e de Vrij sono due giocatori con il contratto in scadenza nel 2025. Il difensore olandese, nel suo contratto, ha anche una clausola che prevede un opzione di rinnovo unilaterale per una stagione da parte della società nerazzurra. Ma tutto è ancora in bilico. Se Oaktree preferisce privarsi dell’italiano vista l’età più avanzata, Inzaghi non vorrebbe lasciare il suo pupillo, quantomeno per la prossima stagione. La dirigenza, intanto, valuta il da farsi e non vuole essere impreparata ad ogni evenienza. Perchè c’è tutta la zona centrale della difesa nerazzurra da rifondare, in un processo di ringiovanimento che è già partito con gli arrivi di Bisseck e Palacios.