Barella, il City nel destino | Clamoroso retroscena
Nicolò Barella è stato il migliore in campo nella partita contro il Manchester City. Sul giocatore, intanto, c’è il clamoroso retroscena che riguarda la scorsa estate
Barella è stato sicuramente il migliore in campo nella partita d’esordio in Champions League contro il Manchester City. Il centrocampista nerazzurro ha dimostrato di essere uno dei centrocampisti più forti a livello continentale e non solo. E proprio il Manchester City sembra essere una squadra nel proprio destino. Sul giocatore e la squadra inglese c’è un clamoroso retroscena che riguarda l’estate scorsa.
Barella, il City squadra del destino: estate movimentata per il centrocampista
Barella ha mostrato in mondovisione di essere un giocatore forte e non solo sul panorama nazionale. Una prova, la sua, che ha mostrato intensità, tecnica, personalità. Tutto quello che un giocatore di livello deve avere. Ma c’è un retroscena clamoroso che riguarda proprio il giocatore ed il Manchester City. Infatti, questa estate, la squadra di Guardiola, dopo aver salutato l’anno prima Gundogan, ha rischiato di dire addio anche a Bernardo Silva e De Bruyne. Con gli eventuali soldi incassati, gli inglesi avrebbero voluto ingaggiare l’ex Cagliari. Ed un approccio ci sarebbe anche stato, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport. Il ragazzo, però, si vede solo in nerazzurro e ha declinato l’offerta, rinnovando il proprio contratto prima dell’Europeo.
Contro il City grande prova: ecco dove devono migliorare ora i nerazzurri
La partita contro il Manchester City ha messo in mostra un’Inter davvero molto forte. La squadra di Simone Inzaghi non ha permesso ai citizens di esprimersi come loro solito e il risultato è stato un pareggio che ha fatto contente tutte le parti. Il rammarico del tecnico interista è stato quello di non aver concretizzato le tante occasioni avute. In finale di Champions, questo è costato caro. Ieri è andata meglio, anche grazie ad un atteggiamento più maturo. Adesso, lo step da fare, è nella cattiveria negli ultimi 30 metri. Se in Italia questo lo si è visto spesso, adesso bisogna fare lo stesso anche in Europa.