Inchiesta Curva Nord, incredibile Vaciago | Le parole clamorose
In questi giorni, la notizia di cartello è l’inchiesta, con successivo processo, contro i capi ultrà delle curve di Inter e Milan. Di questo ha parlato anche il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago
Inchiesta della Curva Nord che si fa sempre più fitta. Dopo quanto appreso dagli inquirenti, sono partiti i primi interrogatori per i soggetti coinvolti. Della vicenda, ha parlato anche il direttore del quotidiano Tuttosport, Guido Vaciago. Il giornalista ha provato a fare un parallelismo tra quanto accaduto in questi giorni e quello che accadde nel 2006 con alcuni ultras della Juventus.
Inchiesta Curva Nord, Vaciago fa il tifoso: “Nel 2016 alla Juventus…”
Inchiesta della Curva Nord che, ovviamente, ci si augura possa portare alla verità e a risolvere quello che sarebbe un problema molto grave. Così, in parte, la pensa il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, che non affronta il problema in maniera sistemica, bensì fa un parallelismo con quanto accaduto alla Juventus rendendo la questione quasi una questione di tifo.
Ecco le parole di Vaciago: “Nel 2016 tutti i mass media, non tutti ma molti, associavano con disinvoltura il nome della Juventus con quello della Ndrangheta, lasciando galleggiare nell’aria l’illazione di una certa complicità tra i club e la malavita organizzata proprio mentre il club denunciava i malavitosi e collaborava fattivamente alle indagini. Un dirigente bianconero si prestò a incontrare gli ultrà indagati indossando dei microfoni nascosti per aiutare gli inquirenti. Inoltre, il club e i suoi vertici denunciarono i ricattatori, semplificando ulteriormente il lavoro della magistratura”.
La questione è seria e va affrontata con il giusto tatto e il giusto punto di vista
Quanto sta accadendo alla curve di Inter e Milan dovrebbe far riflettere tanto su quanto poco o nulla sia stato fatto in tal senso sotto questo aspetto. Da tempo si vociferano di legami particolarmente strani e adesso ci si accorge di tante cose. Ovviamente, il tutto, andrà provato in giudizio e ci vorranno le sentenze a decretarlo. Ma quello su cui ci si vuole soffermare è come viene trattato il tema da tanti addetti ai lavori. Una sorta di sfida a squadre in cui la propria è più onesta dell’altra. Qui si tratta di accuse gravi e che riguardano un settore che, stando alle accuse, arricchirebbe alcuni soggetti in modi non proprio leciti. Il rischio è un’altra occasione persa per far trattar bene un tema particolarmente delicato.