“Lo stavo per picchiare”, caos Inter nello spogliatoio | Non se l’aspettava proprio nessuno
Caso nello spogliatoio nerazzurro con un giocatore che ha raccontato un aneddoto che riguarda un dirigente
L’Inter mette la propria corsa al primato in classifica in stand-by. La squadra di Simone Inzaghi, dopo il pareggio ottenuto contro il Napoli nella sfida principale dell’ultimo turno di campionato, ha dovuto salutare momentaneamente i proprio calciatori impegnati con le maglie delle rispettive nazionali.
Simone Inzaghi dovrà lavorare con chi rimarrà ad Appiano Gentile, programmando allenamenti a ranghi ridotti per provare a far trovare la forma migliore ad alcuni elementi e per recuperare da qualche acciacco ottenuto in questa fase della stagione. Le prossime partite, saranno molto importanti perchè definiranno ancora di più quella che sarà la lotta per lo scudetto e la corsa agli ottavi di finale di Champions League.
Ci vorrà la miglior forma possibile per la squadra nerazzurra che non può far a meno di tutti i suoi effettivi, soprattutto del suo capitano, Lautaro Martinez. L’argentino, ad oggi, non ha mostrato la sua forma migliore e i suoi compagni sperano di fare in modo che possa acquistarla quanto più rapidamente possibile.
Intanto, un grande ex nerazzurro, racconta un aneddoto che lo ha coinvolto insieme ad un dirigente interista dell’epoca e che riguarda un episodio molto particolare della sua carriera.
“Lo stavo per picchiare”, l’aneddoto dell’ex nerazzurro
Un grande ex nerazzurro come Adriano, ha parlato di un aneddoto che ha riguardato un periodo particolare della sua carriera in maglia interista. Un periodo in cui, la stampa, sospettava di uso di sostanze dopanti del giocatore brasiliano.
Ecco le parole di Adriano all’interno della sua autobiografia appena uscita: “Un giorno ho lasciato l’allenamento e ho trovato il mio avvocato che parlava con Branca e il dottor Combi. Ho gonfiato il petto e alzato la testa. ‘Voci su cosa amico? Parliamone subito. Credi che faccia uso di droghe’ dissi guardandolo da cima a fondo”. Il fuoriclasse ha continuato: “Fece una battuta che non mi piacque: ‘Wow Adri, facciamo un test sui tuoi capelli come se fossi calvo?’, disse. Furfante, arei voluto aprire la mano e dare uno schiaffo nell’orecchio di quel figlio di puttana”.
Un giocatore tanto fragile, quanto amato e forte
Adriano ha raccontato un episodio della sua carriera in nerazzurro. Una carriera fatta di altissimi e bassissimi. Un giocatore che, dopo la perdita del padre, ha perso le priorità di campo per cercare quelle interiori.
Un attaccante capace di vincere le partite da solo. Un ragazzo tanto amato dai propri tifosi, anche nei momenti bui, quanto forte e capace di cose incredibili in campo.