“Al massimo due anni”: Hamilton lascia la Ferrari | C’è l’annuncio ufficiale

Lewis Hamilton Foto LaPresse, Internews1908.it
Arriva l’annuncio ufficiale sul futuro di Lewis Hamilton sulla vettura della Ferrari: “Al massimo due anni”
Il trasferimento più clamoroso che è avvenuto in questa sessione di Formula 1 è di certo quello di Lewis Hamilton alla Ferrari. Il pilota inglese ha deciso di concludere il proprio ciclo con la scuderia della McLaren e passare al Cavallino rampante in cui dovrà coabitare con un altro pezzo da novanta come Charles Leclerc.
In tanti si chiedono come sarà la convivenza tra i due, dal momento che, in entrambi i casi, nessuno vorrà fare da gregario all’altro ed entrambi vorranno puntare alla vittoria finale del titolo piloti. Bisognerà sicuramente attuare una forte strategia per una convivenza che possa essere vincente.
A fare le spese dell’arrivo dell’inglese in Ferrari, è stato lo spagnolo Sainz che ha deciso di sposare, invece, il progetto della Williams. Per lui l’addio alla rossa è stato parecchio sofferto.
Intanto, arrivano le prime indiscrezioni e le prime parole in merito all’arrivo di Hamilton in Ferrari. C’è già chi fa ipotesi sul suo futuro con la scuderia italiana.
C’è l’annuncio su Hamilton: “Al massimo due anni”
L’arrivo di Hamilton alla Ferrari è stata sicuramente una grandissima sorpresa per tantissimi e tanti hanno anche criticato questa mossa della scuderia italiana che adesso dovrà badare a due pezzi da novanta ed attuare una strategia complicata.
Uno di loro è Bernie Ecclestone, storica figura della Formula 1, che non da moltissime speranze al futuro dell’inglese in Ferrari. Ecco le parole dell’ex dirigente: “Hamilton in Ferrari? Secondo me durerà al massimo due anni”. Insomma, un trasferimento che ha fatto molto discutere. Ora toccherà alla scuderia mettere a tacere queste voci.

Ferrari, adesso viene il complicato
Avere due piloti di spesso, indubbiamente è un grosso vantaggio per la gestione della singola gara e per la gestione della performance. Ovviamente ad entrambi bisognerà dare una macchina che possa essere competitiva.
Come detto, ciò che lascia dubbi è come non far calpestare i piedi a due assi di questo sport e come fare in modo che la rivalità si trasformi in stimolo e non in malcontento. La scuderia dovrà lavorare bene in tal senso.