“Non è colpa di Sinner”: finalmente arriva la verità | L’annuncio ufficiale dopo mesi difficili

Sinner, Foto Lapresse, internews1908.it
L’annuncio ufficiale tranquillizza i tifosi, c’era il timore di una pena più severa
Sembra essersi finalmente conclusa la vicenda tra Jannik Sinner e l’antidoping. Recentemente la WADA, l’agenzia mondiale anti doping, ha comunicato la propria decisione riguardo il caso del tennista italiano, sarà squalificato per tre mesi dalle competizioni tennistiche e non potrà allenarsi fino a metà Aprile con il suo team.
Un accordo raggiunto tra il tennista e la WADA che ha evitato al campione italiano di incorrere in sanzioni decisamente più salate che avrebbero compromesso la carriera dell’atleta.
La decisione della WADA ha tuttavia generato diverse polemiche. Secondo molti è stata presa una decisione “su misura” per non penalizzare eccessivamente il campione altoatesino che, nonostante i tre mesi di squalifica, riuscirà a partecipare ai prossimi Grande Slam in programma nel 2025 senza saltarne nessuno.
A favorire il campione italiano è stata la completa assenza di volontarietà, questa secondo molti è stata l’unica attenuante che ha concesso al tennista di non subire una pena più pesante.
Federica Pellegrini: “Non è colpa sua, serve buon senso”
Anche Federica Pellegrini, ex campionessa di nuoto italiana, ha pensato di dire la sua sulla questione che riguarda Sinner. La campionessa ha minimizzato le colpe del tennista, parlando di come sì, effettivamente gli atleti sono responsabili di ciò che assumono ma non sempre avviene con la piena volontà dello sportivo.
“Gli atleti devono essere consapevoli di tutto ciò che entra nel loro corpo, ma è anche vero che possono affidarsi a un team di professionisti e incorrere in errori involontari” queste le parole dell’ex campionessa che ha espresso il proprio sostegno a Yannik Sinner.

“Il sistema antidoping è giusto e necessario!”
Federica Pellegrini ha poi concluso il proprio intervento parlando di come la presenza del sistema antidoping sia giusta e necessaria ai fini di mantenere correttezza all’interno delle competizioni. Tuttavia, conclude la campionessa, è necessario far distinzione tra chi assume una sostanza dopante volontariamente e chi no.
Adesso ai tifosi non resta che attendere il rientro in campo del campione italiano che per il momento non potrà neanche allenarsi con il proprio team.