“Sono stato massacrato”: bufera Sinner | Annuncio shock dopo la squalifica

Jannik Sinner Foto LaPresse, Internews1908.it
Ci sono ancora polemiche dopo il caso doping e la squalifica comminata a Jannik Sinner
L’uomo più discusso del momento, per quanto riguarda lo sport italiano, è sicuramente Jannik Sinner. Il tennista altoatesino, infatti, dopo un patteggiamento per l’accusa di doping, è stato squalificato per tre mesi e fino ad allora non potrà partecipare ad alcuna competizione. Una brutta notizia che sarebbe potuta essere ben peggiore.
In tanti, tra colleghi del tennista e addetti ai lavori, si sono espressi sul caso doping senza, di fatto, che nessuno abbia un’opinione uguale all’altra. E questo fa capire quanto siano labili i confini dell’antidoping che, di sicuro, deve rivedere forte qualche regola e allargare le sue maglie che rischiano di essere troppo rigide.
Le polemiche, in merito alla vicenda, non si sono mai arrestate e anche i duri scontri. Intanto, un altro grande ex atleta dello sport italiano si è espresso per quanto riguarda l’accaduto, portando la propria esperienza.
L’ex atleta non le ha mandate a dire ed ha voluto lanciare un messaggio forte a chi lo ha giudicato durante il suo di caso doping. Una vicenda, anche quella, molto particolare e sicuramente spiacevole.
Annuncio shock: “Sinner? Io sono stato massacrato”
Uno dei grandi sportivi italiani degli ultimi anni è stato sicuramente l’ex nuotatore, Filippo Magnini. Anche lui ha subito una squalifica per uso e tentato uso di doping, poi cancellata nel 2020 e, per questo, ha voluto dire la sua in merito alla sua vicenda personale e a quella dello stesso Jannik Sinner.
Ecco le sue parole: “E’ veramente un fenomeno, un campione che ha fatto appassionare tanti, tante generazioni. Ma i titoli di giornale sono stati tutti a suo favore, cioè la stampa lo ha protetto molto, ma è giusto perchè è un campione. Io sono stato massacrato”.

Antidoping, bisogna rivedere qualche regola?
Per quanto riguarda l’antidoping, in questo periodo storico, tantissimi atleti sono molto preoccupati per quanto riguarda la rigidità delle regole stabilite.
In molti hanno addirittura paura ad abbracciare uno dei propri cari che magari ha assunto, anche inconsapevolmente, delle sostanze vietate. Una situazione che, senza dubbio, va resa meno stringente.