Carboni pepita d’oro. Richiesta dalla Serie A e occhio alla Premier
Carboni resta un giocatore su cui l’Inter sta facendo delle riflessioni. Il trequartista argentino, nella passata stagione, si è messo in mostra in prestito secco al Monza e in estate tornerà in nerazzurro. Ma la sua posizione è ancora in bilico. Perchè se è vero che la dirigenza nerazzurra ha molta stima di lui, per cercare di non cedere nessun big, è anche vero che ci sarà bisogno di fare delle considerazioni e lui è l’unico elemento che può portare un buon gruzzolo. Intanto, da Serie A e dalla Premier League ci sono i primi interessi.
Carboni può portare soldi freschi: la Serie A lo chiama
Carboni, dunque, a questo punto, diventa un giocatore molto appetito in Serie A. Già nella scorsa finestra di mercato invernale, la Fiorentina si era avvicinata al ragazzo, provando ad offrire una cifra di circa 20 milioni di euro ai nerazzurri. Cifra che è stata rifiutata visto che l’Inter ne chiede almeno 30 per lui. Ma attenzione perchè su di lui ci può essere l’interesse di un’altra italiana. L’Atalanta, infatti, dopo essere vicina all’acquisto definitivo di de Ketelaere, vorrebbe puntare su Carboni per rinforzare la propria trequarti e garantirsi un futuro talento da far crescere e con cui fare plusvalenza.
Carboni piace in Premier League: ritorno di fiamma in estate?
Carboni, come detto, piace tanto in Serie A. Ma occhio perchè il talento del ragazzo, che è già in nazionale argentina pur essendo un classe 2005, piace anche in Premier League. Il campionato inglese non si fa grossi problemi a investire grandi cifre, specie se su giovani talenti considerati potenziali campioni e che verrebbero lanciati fin da subito. Il West Ham, a gennaio, ci aveva provato offrendo circa 25 milioni di euro. Ma anche questa offerta è stata declinata dal club di viale della Liberazione. Gli hammers vogliono tornare alla carica, magari migliorando l’offerta. L’Inter, pur conscia di avere tra le mani un grande talento, si sfrega le mani perchè visti gli interessamenti, si potrebbe far partire un’asta. Ma i tempi sono ancora prematuri e ci sarà ancora da discutere.