Oaktree e Marotta, niente più ricatti: sui rinnovi adesso…
Oaktree si è insediata da poco tempo, ma ha già impostato la propria strategia a tutto campo. La conferma della ‘vecchia’ dirigenza dimostra quanto il management venga apprezzato dalla nuova proprietà. Non solo, ma adesso il bacino d’espansione si è spostato maggiormente dalla Cina agli Stati Uniti. Intanto, il nuovo corso nerazzurro ha preso una linea precisa: niente più ricatti da parte dei tesserati e dei loro agenti.
Oaktree detta, Marotta applica: niente più ricatti dai tesserati. Ecco cosa succede adesso
Oaktree è stata molto chiara fin dal momento del proprio insediamento. La situazione finanziaria del club nerazzurro deve far predicare prudenza, ma anche polso. E in tal senso, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club nerazzurro non ha più intenzione di stare ai ricatti dei tesserati e dei propri agenti. E questo si riflette soprattutto nell’ottica dei rinnovi di contratto. Si veda quanto accaduto, ad esempio, con il capitano Lautaro Martinez. Il Toro, infatti, per rinnovare, avrebbe voluto una cifra decisamente maggiore rispetto a quella ottenuto di 9 milioni di euro netti più uno di bonus. La dirigenza, con lui, è stata molto chiara e non si è fatta prendere per la gola, concludendo la trattativa alle proprie condizioni. E questo vale anche per gli altri tesserati.
Il fondo statunitense ha dettato legge con Lautaro, ma non solo: ecco tutti i casi inerenti ai rinnovi
Oaktree, come detto, non vuole farsi prendere per la gola dalle richieste esose dei propri tesserati. E questo vale sia per Lautaro che per gli altri. Se per il rinnovo di Barella, ad esempio, non c’è stato bisogno di alcuna forzatura, e la trattativa si è svolta in silenzio e nel migliore dei modi. Lo stesso non si può dire per Calhanoglu. Come si sa, il turco aveva intenzione di chiedere un rinnovo di un anno a cifre maggiorate. Il club nerazzurro è rimasto fermo nella propria posizione e ha chiesto una cifra, per separarsi dal proprio regista, che il Bayern Monaco non è disposto a spendere. E lo stesso varrà per Inzaghi che, se vuol rimanere in nerazzurro, dovrà fare un passo verso la società. E non il contrario.