Spalletti, ma che scudetto anticipato! La verità è un’altra
Spalletti è al centro del critiche per la sconfitta contro la Svizzera che ha sancito l’eliminazione della Nazionale italiana dall’Europeo. Ma non è tanto l’eliminazione in sè a far arrabbiare i tifosi, quanto le modalità con le quali questa è avvenuta. Una squadra senza idee, senza identità, ma soprattutto che ha dimostrato di non essere mai stata gruppo. La conferenza stampa del ct Spalletti, tra le altre cose, ha gettato ancora più benzina sul fuoco.
Spalletti, ma cosa dici? Il ct della Nazionale va incontro ad una figuraccia
Spalletti, in conferenza, si è giustificato dicendo: “L’Inter ha vinto il campionato molto prima. Poi io mi sono assicurato e ho visto che Inzaghi ha fatto fare gli allenamenti in maniera corretta fino in fondo, ma può darsi che mentalmente venga di non essere così applicato”. Semmai, il tecnico di Certaldo, avrebbe dovuto evitare di snaturare i giocatori nerazzurri a sua disposizione. Dimarco non è un esterno di fascia a quattro. O, perlomeno, prima di esserlo bisogna lavorarci su visto che non fa quel ruolo da tantissimo tempo. Barella impiegato sia da regista che da mezz’ala sinistra. Darmian terzino sinistro in una difesa a quattro. E sono solo alcuni degli errori del ct che, insomma, va bene che ha voluto tutelare il proprio lavoro. Ma non bisogna esagerare con le scuse che possono ritorcersi contro.
Spalletti sbaglia obiettivo nel giustificarsi: tre esempi lo dimostrano
Spalletti, come detto, ha provato a giustificare un risultato disastroso. Ma se si guardano altre nazionali, si nota come i nerazzurri siano perfettamente in forma e a loro agio. Per esempio Calhanoglu, che sta ben impressionando con la sua Turchia. O Asllani, che ha giocato grandi partite all’Europeo. Senza dimenticare Sanchez, MVP nella sua ultima partita giocata con il Cile, e Lautaro, capocannoniere con l’Argentina in Copa America. Insomma, se scuse devono essere, che almeno abbiano un senso. Spalletti, questa volta, sembra avere esagerato e sbagliato obiettivo. I giocatori nerazzurri delle altre nazionali lo dimostrano.