Sabatini tuona: “Ma che blocco Inter, quello vero è un altro…”
Sabatini tuona contro il blocco Inter in Nazionale. Uno dei leit motiv dopo l’eliminazione dell’Italia all’Europeo per mano della Svizzera è stato quello delle responsabilità del cosiddetto blocco Inter. Tanti giocatori nerazzurri, infatti, non hanno offerto prestazioni all’altezza per tanti motivi, anche se non sono stati i soli. Di questo, ha parlato il giornalista Sandro Sabatini che ha lanciato una frecciata ai giocatori interisti.
Sabatini tuona contro il blocco Inter in Nazionale: “Quello vero è formato da…”
Sabatini, dunque, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com, si è espresso ancora in maniera critica nei confronti dei giocatori nerazzurri impegnati in Nazionale. Il giornalista, non ha mancato di mandare stoccate ad alcuni elementi della rosa di Simone Inzaghi. Ecco le parole di Sabatini. “Chiamare ‘Blocco Inter’ tre difensori e un centrocampista è poco. Lì il blocco dell’Inter è Calhanoglu, Lautaro…quello è il blocco di una squadra. Non due periferici come Darmian e Dimarco, un corridore come Barella. Eh, quello non è il blocco dell’Inter”.
Sabatini, poi, ha continuato: “Il blocco dell’Inter è la identità della squadra, è l’autorevolezza di una squadra, non è riconducibile almeno solo a loro. Tanto è vero che il più giovane dei quattro, è l’unico che ha fatto bella figura, cioè Bastoni”.
Critiche e blocco Inter, un altro modo per nascondere i tantissimi problemi del nostro sistema-calcio
Sabatini ha rincarato la dose in merito al blocco Inter. Definire, per esempio, Barella un semplice corridore è un’opinione alquanto discutibile. L’accusa ad hoc sembra semplicemente una maniera per nascondere ulteriormente i problemi del nostro sistema calcio. Problemi che, ovviamente, riguardano anche tutti gli addetti ai lavori. E questo non riguarda solo l’esempio del blocco Inter, ma in generale, ogniqualvolta c’è una disfatta sportiva, la ricerca del capro espiatorio. In questa maniera non si va da nessuna parte e l’impressione è che nel mondo del calcio ci sia più gente intenta a parlarne che a lavorare per risolvere i problemi.